Edifici e attrazioni turistiche
Il centro medievale era racchiuso da una cerchia di alte mura costruite dai Pisani e poi rafforzate dagli Spagnoli. L’accesso era garantito da quattro porte: P. Maestra, P. Castello, P. S. Antonio e P. di Monte Barlao. Tra Porta Castello e Porta Sant’Antonio, tra il 1200 e il 1300 per volere del Conte Ugolino della Gherardesca fu costruito sul colle di Salvaterra l’omonimo castello.
E’ possibile visitare il nucleo storico partendo da due piazze esterne alle mura, Piazza Quintino Sella e l’adiacente Piazza Oberdan, aperte intorno al 1880, che ospitano rispettivamente il monumento a Quintino Sella realizzato da Giuseppe Sartorio, e quello ai caduti, dell’artista nuorese Francesco Ciusa. Da qui, lungo il Corso Matteotti, si possono ammirare le facciate dei palazzi in stile Liberty, come il civico 44, ricco di pregevoli elementi di decorazione architettonica.
Si arriva quindi a Piazza La Marmora, campeggiata al centro dalla fontana di “Maimoni” risalente al 1700.
Nei pressi della piazza, sulla via Canelles, è possibile visitare il Museo Etnografico della civiltà agro-pastorale e dell’artigianato della città di Iglesias, ospitato in un’antica e caratteristica cantina.
Percorrendo invece la via Sarcidano si incontra il Teatro Elettra e superato il vico Duomo, si arriva alla Piazza del Municipio. Su questa, si affacciano l’ottocentesco Palazzo Civico e la Cattedrale, raccordata da una galleria al Palazzo Vescovile, frutto di diversi progetti realizzati tra il 1763 e il 1782. Sulla porta principale, un’iscrizione riporta la data del 1835, indicante i rifacimenti del prospetto. Il luogo ora è sede di attività culturali.
Proseguendo per via della Decima, si arriva alla via Angioi, su cui si affaccia l’ Archivio Storico comunale, ex-carcere mandamentale cittadino realizzato nel 1794. Luogo di studio impreziosito da teche che custodiscono notevoli reperti archeologici della preistoria locale e archivi ricchi di fonti della storia mineraria di Monteponi. Degno di nota è il “Breve”, codice legislativo che risale al 1327, che testimonia l’origine pisana della città. Il documento è il più antico e importante della storia cittadina.
Proseguendo infine per via Angioi e per via Crispi si arriva nella via Roma, al “distretto delle scuole” con le Scuole Elementari Femminilii e, all’interno di una bella costruzione Liberty degli inizi del ‘900, l’ Istituto Minerario Giorgio Asproni che ospita la sede del Museo di Minearologia, con la più completa collezione di minerali dell’isola, e il Museo dell’Arte Mineraria. Accanto si trova la Palazzina dell’Associazione Mineraria Sarda caratterizzata dagli ornamenti tipici del Liberty.
Fuori città, in località Masua, si trova il Museo delle Macchine da Miniera, memoria dello sfruttamento secolare dei giacimenti minerari.
Da visitare:
Antica Offelleria La Marmora
Leggi Tutto
Palazzina dell’Associazione Mineraria Sarda
Leggi Tutto
Istituto Tecnico Minerario “Giorgio Asproni”
Leggi Tutto
Scuole Elementari Femminili
Leggi Tutto
Archivio Storico
Leggi Tutto
Palazzo Civico
Leggi Tutto
Cinema Electra
Leggi Tutto
Fontana del Maimone
Leggi Tutto
Palazzetto Liberty
Leggi Tutto
Castello di Salvaterra
Leggi Tutto
Mura Pisane
Leggi Tutto